La storia di Cooperative Business Community

Una lampadina si è accesa

L’idea di Cooperative Business Community

Come molte lampadine, anche quella che ha portato alla creazione di Cooperative Business Community si è accesa durante un momento buio: il periodo di lockdown che abbiamo vissuto nei mesi di marzo e aprile 2020.

In particolare, l’idea è nata grazie all’incontro (attraverso uno schermo) dell’avvocato Roberto Zappia, fondatore dello studio legale Zappia Patanè & Partners di Milano, con Matteo Maserati, il team di HRD Business & Corporate Training e tutti i partecipanti al corso “Leader Oltre la Crisi“.

In tale contesto, Roberto Zappia ha colto una straordinaria energia e tanta voglia di costruire qualcosa per innovarsi, generare nuove opportunità e superare il momento di crisi.

Perché non dare vita ad una Cooperative Business Community? Una comunità rivolta ad Imprenditori e Professionisti interessati ad ampliare gli orizzonti del proprio business, anche in maniera interdisciplinare, incrociando le proprie competenze con quelle degli altri.

Il primo passo verso la realizzazione di questa idea non poteva che essere il conoscersi di persona attraverso un evento formativo, ma anche conviviale e divertente: due giorni di community al Castello Tolcinasco Golf Resort.

E’ nato così l’evento del 24 e 25 settembre 2020, un’occasione sociale per conoscersi e confrontarsi su temi di interesse professionale, sotto la sapiente guida di due eccellenze del mondo della formazione: Matteo Maserati, esperto in comunicazione e consulente di note multinazionali, e Mike Maric, medico, professore universitario, campione del mondo di apnea e coach delle più grandi stelle dell’universo sportivo.

Sono state due giornate intense, ricche di incontri interessanti, confronti, progetti professionali e anche piacevole convivialità!

Di seguito, un breve report dei lavori, per chi ha partecipato e – perché no? – per coloro che volessero far parte di CBC in futuro!

Cooperative Business Community Team
Matteo Maserati e il team dello Studio Legale Zappia Patanè al termine dei lavori del 24 settembre 2020

Scopri il team di Cooperative Business Community

Report dei lavori del 24-25 settembre 2020

In attesa di potervi raccontare quali saranno i prossimi progetti di CBC, abbiamo il piacere di restituirvi un breve report dei lavori del 24 e il 25 settembre 2020 al Castello Tolcinasco.

L’evento si è aperto giovedì 24 settembre, alle ore 14.30, con la presentazione di Roberto Zappia e di Matteo Maserati, sotto la cui supervisione si è poi svolto il world cafè, un metodo di lavoro basato sul confronto delle rispettive idee su una determinata tematica, intorno ad un tavolo e – come dice il nome – davanti ad una tazza di caffè!

Ciascun partecipante si è posizionato ad uno dei sei tavoli tematici, per poi spostarsi alla fine di ogni “round”, in modo da affrontare tutti i temi ed interagire con tutti gli altri partecipanti e con il coordinatore di ciascun tavolo.

Ciascun tema è stato dibattuto sotto molteplici prospettive giuridico-economiche e sono emerse idee che verranno senz’altro approfondite in futuro.

Di seguito, i maggiori spunti di riflessione nati all’esito di ciascun tavolo tematico:

 

1) Gestione del rapporto di lavoro:

Il confronto in tema di gestione del rapporto di lavoro all’interno dell’impresa ha portato all’approfondimento dei seguenti aspetti:

  • L’importanza di una visione aziendale comune;
  • La tranquillità e la fiducia reciproca nell’ambiente lavorativo;
  • L’importanza di esperienze extralavorative condivise;
  • I rapporti tra le figure dirigenziali e i dipendenti;
  • L’importanza di una comunicazione efficace con il lavoratore;
  • La valorizzazione del personale;
  • I cambiamenti nel lavoro dettati dal lockdown: lo smart working;
  • Il problema dell’infedeltà del dipendente.

 

2) Reperire risorse e gestire flussi finanziari:

Dopo aver individuato le principali criticità relative alla tematica trattata nella difficoltà di accesso al credito tramite i canali classici (istituti di credito), nella necessità di gestire attualmente le risorse in un’ottica di sopravvivenza piuttosto che di investimento a causa della crisi economica post Covid, nel ritardo nei pagamenti, in particolare da parte della P.A., e nella presenza di uno Stato-apparato troppo presente, il lavori hanno evidenziato diverse soluzioni, focalizzandosi nel reperimento di risorse al di fuori dei canali ordinari, in particolare:

  • Creare una partership forte con il/i fornitore/i, in modo da contrattualizzare pagamenti a medio/lungo termine come un’alternativa al finanziamento e, comunque, ottenere un maggior margine di guadagno grazie alla continuatività del rapporto;
  • La figura di un finanziatore diverso dalla “Banca”, quale, per le start up, il c.d. Business Angel, avendo però cura che il finanziatore non diventi prevaricante e vada a costituire un rischio per l’azienda, appropriandosi del valore generato dalla stessa;
  • Un maggior utilizzo dei bandi, ai quali è difficile accedere sia per la complessità tecnica sia per la mancanza di esperti nel settore. Il tavolo ha quindi individuato la necessità, da un lato, di una semplificazione per accedere ai bandi e, dall’altro lato, della formazione di figure esperte nell’interpretazione e funzionamento degli stessi;
  • In una prospettiva futura, la necessità di una maggior cultura finanziaria di massa partendo dalla scuola primaria, non limitandosi al livello universitario;
  • L’importanza della propria reputazione per il posizionamento sul mercato e del passaparola;
  • L’importanza di cambiare approccio non agendo più come singolo sul mercato ma aderendo o creando gruppi di professionisti e imprese multidisciplinari, in modo da moltiplicare il proprio potenziale.
 3) Diversificazione:

Le opinioni, le esperienze, le idee e soprattutto le domande di ciascun partecipante hanno creato un confronto molto dinamico che ha portato alla luce i seguenti spunti:

  • La diversificazione intesa come cambiamento netto della propria attività oppure come espansione delle proprie competenze, servizi e prodotti, al fine di creare un’offerta rivolta ad un pubblico che sia il più ampio possibile;
  • O ancora, diversificazione come specializzazione in un campo specifico della propria attività ed offerta di un servizio o prodotto distintivo utile a farsi conoscere, rivolto un pubblico mirato, al quale poi allacciare una rete di altri servizi correlati all’attività principale;
  • La creazione di una metodologia di lavoro, un protocollo, che permetta di rispondere con efficienza alle esigenze dei clienti;
  • L’importanza di innovarsi prendendo come modelli anche attività differenti dalle proprie;
  • Le problematiche più diffuse: i costi troppo elevati per iniziare un nuovo progetto ed investire nella diversificazione, il tempo inteso soprattutto come investimento personale, in un progetto visto come incerto e la paura del fallimento;
  • Le soluzioni più quotate: il networking, fonte di condivisione ed innovazione, che sostiene reciprocamente gli imprenditori e le loro attività.
 4) Dall’idea alla proprietà intellettuale:

Con riferimento a questa area tematica, ciascuno ha portato alla luce le proprie personali esperienze imprenditoriali e ha condiviso domande e dubbi di natura “tecnica” in relazione agli strumenti di tutela della proprietà intellettuale. In particolare, i lavori si sono concentrati sull’approfondimento dei seguenti argomenti:

  • L’idea come bene immateriale collegato ai concetti di intuizione, esigenza e opportunità;
  • L’oggetto della proprietà intellettuale: i segni distintivi; le invenzioni e le opere dell’ingegno;
  • La proprietà intellettuale come forma di tutela di un vantaggio competitivo;
  • Il concetto di forza del segno distintivo (c.d. “marchi forti” e “marchi deboli”);
  • Le criticità del sistema: la percepita inadeguatezza degli strumenti giuridici a tutela della proprietà intellettuale;
  • L’importanza dell’analisi di mercato e dell’unione di diverse competenze per testare la validità dell’idea sotto molteplici profili;
  • L’importanza di un protocollo adeguato per concretizzare e proteggere l’idea.
 5) Generare valore in una business community:

Nel corso dei lavori di questo tavolo tematico, ciascuno ha espresso la propria concezione di Business Community: cosa significa fare parte di una B.C., quali benefici può apportare al singolo imprenditore, quali valori si possono generare. Nello specifico, le riflessioni emerse hanno messo a fuoco i seguenti punti:

  • Ciascuno apporta know how, competenza ed esperienza;
  • La necessità di stabilire un codice etico interno alla community, finalizzato a prevenire comportamenti di concorrenza sleale, storno di clientela, sfruttamento dell’altrui know how;
  • L’importanza della sinergia sotto due profili: sinergia tra le persone e sinergia tra le imprese;
  • La cooperazione come forma di valorizzazione del lavoro: il lavoro in cooperazione dà risultati maggiori rispetto alla mera somma del lavoro di ciascuno;
  • Le ricadute positive sul mercato: i singoli ricavano un guadagno in termini di autorevolezza, affidamento, pubblicità e reputazione dal solo fatto di essere parte della community.
 6) Aumentare l’engagement dei collaboratori:

Il confronto su questa tematica, particolarmente rilevante per imprenditori e professionisti, ha portato il dibattito a focalizzarsi sui seguenti aspetti:

  • La parità di genere nell’ambiente lavorativo;
  • L’importanza del team building;
  • La condivisione degli obiettivi e dei risultati e l’importanza di saper delegare;
  • L’importanza di generare valori condivisi;
  • Valutare le nuove assunzione non solo sulla base delle competenze tecniche (“hard skills”), ma anche dei valori e delle “soft skills”;
  • Opportunità di introdurre bonus personalizzati, tarati sulle peculiarità del singolo collaboratore. 

Al termine del world cafè, dopo il report di ciascun coordinatore sull’attività del proprio tavolo e la chiusura dei lavori da parte di Matteo Maserati, la serata è proseguita con un aperitivo alla Golf Club House del Castello Tolcinasco, a cui è seguita una cena presso il ristorante del Resort.

I lavori sono ripresi la mattina del 25 settembre, con un intervento intenso ed emozionante di Mike Maric, che ha tenuto un vero e proprio allenamento alla corretta respirazione.

Non solo i campioni dello sport, ma anche tutti noi siamo quotidianamente sottoposti a fonti di stress, che compromettono la qualità della nostra vita e le nostre performaces lavorative e professionali.

Basta conoscere e seguire con costanza alcune semplici regole per migliorare il nostro stato mentale, aumentare la concentrazione e massimizzare il rendimento sul lavoro, nello sport e nella vita in generale…. Se funziona per i campioni del mondo, può funzionare anche per te!!