In data odierna, 29 ottobre 2020, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 137/2020, noto come “Decreto Ristori”. Il D.L. è stato, infatti, predisposto allo scopo di fornire sostegno economico alle categorie maggiormente colpite dalle restrizioni anti-covid.
Di seguito, le principali misure adottate.
Contributi a fondo perduto e cassa integrazione
Le imprese operanti nei settori soggetti alle limitazioni introdotte con il dpcm 24.10.2020 riceveranno contributi a fondo perduto attraverso la medesima procedura già applicata da Agenzia delle Entrate con riferimento ai bonus di cui al Decreto Rilancio di maggio 2020. Coloro che non hanno percepito contributi economici per i mesi di lockdown dovranno presentare la domanda, mentre per chi ha già percepito le precedenti indennità, l’erogazione avverrà automaticamente tramite versamento sul conto corrente entro il prossimo 15 novembre. L’importo del beneficio varierà dal 100 per cento al 400 per cento rispetto a quanto previsto in precedenza, in base al settore di attività. Potranno beneficiare delle misure di sostegno anche le imprese con fatturato superiore a 5 milioni di euro, per le quali è previsto un ristoro al 10 per cento del calo del fatturato.
Il decreto prevede, poi, ulteriori 6 settimane di cassa integrazione ordinaria e in deroga, nonché un’aliquota contributiva addizionale differenziata sulla base della riduzione di fatturato. La cassa è gratuita per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione di fatturato pari o superiore al 20%, per coloro che hanno avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e per le imprese interessate dalle restrizioni.
Con riferimento ai lavoratori dei settori dello spettacolo e del turismo è stato, inoltre, previsto:
- una indennità di 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo;
- la proroga della cassa integrazione e indennità speciali per il settore del turismo.
I lavoratori del settore sportivo che hanno ricevuto le indennità previste dai decreti CuraItalia e Rilancio percepiranno una ulteriore indennità, aumentata da 600 ad 800 Euro.
Contributi previdenziali e IMU
È riconosciuto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro (con esclusione del settore agricolo) che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza sanitaria, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 maggio 2021.
L’esonero è determinato sulla base del calo fatturato ed ammonta:
- al 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%;
- al 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%.
Gli imprenditori facenti parte delle categorie soggette alle restrizioni, inoltre, non dovranno versare la seconda rata IMU 2020 relativamente agli immobili e alle pertinenze adibiti all’esercizio dell’impresa.
Credito d’imposta sui canoni di locazione commerciale
Il credito d’imposta già previsto dal Decreto Curaitalia viene esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020; anche le imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro che abbiano subito un calo del fatturato del 50% potranno beneficiarne, con possibilità di cessione del credito stesso al proprietario dell’immobile locato.